3F&EDIN non è la mia azienda. Sarebbe infatti una definizione riduttiva per una realtà che mi accompagna ogni giorno da ventisei anni. Una realtà che mi ha dato una formazione professionale d’eccellenza e che oggi mi consente di affrontare le sfide più complesse del nostro settore, con clienti di rilevanza internazionale, che mi ha supportato nei momenti di difficoltà spronandomi sempre a far meglio.
È qualcosa di più che una semplice azienda, è la mia seconda casa.
Avendo lavorato presso tanti clienti per circa la metà della mia carriera, ho potuto constatare da vicino la fondamentale differenza che passa tra uno dei nostri e un dipendente di qualunque altra realtà. Quando si lavora a un grande progetto in cui sono coinvolte più aziende, chi lavora in 3F si riconosce subito.
Il raggiungimento dell’obiettivo prefissato a qualsiasi costo, al di là di qualunque problema si possa presentare, la caparbietà inarrestabile nel trovare soluzioni, l’attenzione capillare rivolta a ogni singolo dettaglio del lavoro, sono caratteristiche che per noi stanno alla base, le normalissime skill che sono la condicio sine qua non per lavorare in 3F&EDIN.
Ma posso assicurarvi che per gli altri non vale lo stesso. Ancora oggi, a contatto con i colleghi dipendenti del cliente per cui lavoro, tengo sempre a sottolineare, in situazioni di criticità lavorative, che c’è proprio una differenza di problem solving, che contraddistingue noi rispetto a loro, e la mia soddisfazione è che nessuno mi ha mai dato torto.
Questi risultati sono frutto di un approccio scrupoloso ed esigente della proprietà, che è riuscita a tirare fuori il meglio di noi e ad inquadrarlo in una professionalità che non è quella che i più si aspettano, come la serietà e la costanza. Noi, come già detto, tendiamo continuamente all’eccellenza.
E questo non si è ottenuto solo con il rigore, ma anche con un’autentica meritocrazia, che ci ha spronati ancora di più a dare il massimo.
Vi racconto in merito un episodio. Quando sono stata assunta, nel 1998, ci chiamavamo ancora 3F Data System, ma eravamo già una nota e grande realtà aziendale, e la nostra professionalità era apprezzata dai big del settore. Essendo alla prima esperienza con una realtà di alto profilo, mi sono impegnata per capire i meccanismi e integrarmi nel contesto aziendale.
All’epoca ci stavano formando su Oracle e io, per non perdere neanche un minuto a disposizione, passavo l’ora della pausa pranzo a studiare.
Un giorno venni chiamata da Francesco Floro Flores, e subito, essendo neoassunta, pensai intimidita: “Cosa ho fatto?”
Mai mi sarei aspettata quello che accadde. L’ingegnere mi disse: “Io passo ogni giorno tra le vostre postazioni, e vedo che lei è l’unica a rimanere in ufficio a studiare.”
Per questo, nonostante fossi nuova e alla mia prima esperienza, mi premiò affidandomi un’interessantissima commessa come Project Leader!
E così decisi di ricambiare la fiducia, dando sempre il massimo in questi ventisei anni di splendida carriera con 3F.
Oggi sono la responsabile del gruppo di supporto PDM per un grosso cliente del ramo automotive, sono l’interfaccia diretta col cliente. La mia squadra, pur comprendendo persone con diverso grado di esperienza, ha acquisito la Mentalità 3F; il gruppo, infatti, funziona benissimo e possiamo affermare con certezza di fare davvero la differenza presso il cliente.
D’altronde, come i figli sono lo specchio dei genitori così ,in un’azienda, i junior sono lo specchio dell’esperienza dei senior.
Usare sempre il cervello, non arrendersi mai di fronte a nessun intoppo, rispettare la scadenza a qualunque costo.
Noi siamo così e per questo siamo diventati oggi un riferimento consolidato nel settore.